Il Festival nasce dall’idea Comune di Rovigo di stimolare cittadini e visitatori a diventare parte attiva nei processi di riqualificazione e di rigenerazione della città.

Tentiamo di fare questo cercando di attivare una diversa percezione dei luoghi, degli spazi, attraverso i diversi linguaggi dell’arte urbana, che possono innescare una partecipazione emotiva, un coinvolgimento.

Ci piace pensare che vivere i luoghi del proprio territorio possa innescare nuovi modi di vivere la socializzazione, la relazione con gli altri. E questo stare con gli altri può accrescere nel singolo una consapevolezza identitaria dei nostri luoghi.

In questi anni, Rovigo ha avviato un percorso di investimenti importanti, in parte finanziati con fondi del PNRR, nel recupero di vuoti urbani da adibire a funzioni polivalenti, in cui tutti possano riconoscere potenzialità e attivare così sinergie nuove alla base dello sviluppo urbano.

L’edizione 2023 si muove tra esposizioni di fotografia e arte contemporanea, live painting, naturografie e installazioni che raccontano il paesaggio del territorio e le fragilità climatiche di quest’epoca, live set musicali e concerti, e propone trekking urbani, un documentario, un percorso nell’architettura del ‘900 a Rovigo. E parleremo della realizzazione di un laboratorio di ricerca di eccellenza sulla fisica nucleare.

La rassegna coinvolge da sempre moltissime persone attraverso laboratori artistici con studenti e giovani, che si spendono insieme ad artisti di livello nazionale e internazionale nella realizzazione delle loro opere.

Un ringraziamento particolare a Mattia Zoppellaro, che propone qui nella sua terra d’origine una straordinaria galleria di luoghi e volti del nostro territorio, uno sguardo di oltre 150 foto negli spazi di pubblica affissione sulla Rovigo di oggi, che sarà possibile seguire con un trekking urbano e che ci rivela per molti aspetti un territorio sorprendente.

Luisa Cattozzo
Assessore all’Innovazione del Comune di Rovigo